Bastola

Nel 1237 un terribile incendio rase al suolo Gualdum (oggi Gualdo Tadino), privando tutti gli abitanti di una dimora e costringendoli a fuggire.

La leggenda vuole che ad appiccare il fuoco sia stata una donna misteriosa: la Bastola, che si vendicò in questo modo dei torti subiti.

Ma chi era la Bastola?

“Il suo nome era misterioso, ma era conosciuta da tutti come la Bastola.

Anche le sue origini erano misteriose, era probabile che discendesse da una famiglia del tapinate, ma rimasta orfana a quindici anni la memoria e la provenienza dei suoi genitori si erano perse e lei non faceva niente con persona alcuna per chiarire il quesito.

Di lei, nelle comunità di Morano, Nocera, Gualdo, Compresseto fino al castello del Grillo, ovvero ovunque, si parlava malissimo.

Le si attribuivano facili amori con chiunque, cavalieri e contadini, ferraioli e balestrieri. Tutte le donne, spose tradite, comari maligne, giovani sognanti fanciulle erano contro di lei, contestandole nefandezze di ogni genere.

In realtà nulla si conosce e niente è documentato se non un periodico rapporto con Sacripante, capo delle guardie del castello di Grillo”.

Al termine di ogni edizione del Palio San Michele Arcangelo, la Porta che si aggiudica il palio, mette al rogo l’acerrima nemica di Gualdo, al centro della piazza.